"Le questioni" sulla definizione delle liste "sono complicate per la riduzione del numero dei parlamentari. Mi auguro non ci siano polemiche, sono cose fisiologiche nella formazione delle liste. Domani chiuderemo tutto, questa sarà una notte di lavoro". Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani ospite a Rete4.
Un evento in un teatro, a Roma, per presentare candidati e programma. E' questa, a quanto apprende l'Adnkronos, l'idea a cui starebbe pensando Giuseppe Conte per il lancio della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle in vista delle politiche del 25 settembre. Non è ancora chiaro se all'appuntamento prenderà parte anche il garante pentastellato Grillo: "Sicuramente con Beppe organizzeremo qualcosa", aveva anticipato l'ex premier nei giorni scorsi, sottolineando come la figura di Grillo rimanga "assolutamente indispensabile" in questa nuova fase del M5S. Nel frattempo il leader del Movimento lavora alla chiusura del dossier liste, che vanno depositate in Corte d'Appello entro il 22 agosto.
Sulla guerra "io ho l'ambizione di poter guidare un governo che, come nella storia italiana degli scorsi decenni, cerchi di dialogare e riunire le parti, risolvendo i problemi. Lo ha fatto Berlusconi ma anche Prodi". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Pinzolo.
"L'impegno di più Europa sarà quello di attuare in modo flessibile e intelligente il Pnrr, non di rinegoziarlo aprendo subito un contenzioso con la Commissione. Gentiloni invita a non scherzare col fuoco sul Pnrr. Sono risorse straordinarie per interventi e riforme per rendere l'Italia più produttiva e competitiva. La Destra non faccia propaganda e promesse elettorali sul Pnrr". Lo dichiara il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova.
"Si prospetta un inverno difficile, soprattutto per quanto riguarda i costi dell'energia, per questo abbiamo inserito nel nostro programma l'abbassamento dell'Iva sul pellet". Lo ha detto il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, arrivando in bicicletta alla festa del Carroccio a Pinzolo, in Trentino.
"Ritengo che sarebbe stato buon senso evitare" di andare alle urne il 25 settembre ma "non è andata così, e adesso le elezioni ci sono. Le si affronti, con senso di responsabilità, per dare stabilità al Paese". Lo ha detto il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, in un'anticipazione dell'intervista al Sussidiario.net, prima della sua partecipazione al Meeting di Rimini. "E' vero, siamo in un momento complicatissimo, fatto di vecchi conguagli e nuove crisi - ha aggiunto Zuppi -. Abbiamo 6 milioni di poveri che con l'inflazione potrebbero aumentare. Proprio per questo occorre che la politica faccia la politica". Cioè "non viva di visioni condominiali, provi ad avere una visione generale complessiva alta, di grande idealità e rivolta al futuro, consapevole dell'interesse nazionale. Oggi serve molta competenza, determinazione, visione. E umiltà".
"La lista di Democratici e Progressisti è la vera novità di questa campagna elettorale. Per me la priorità sarà difendere la sanità pubblica, il nostro Servizio sanitario nazionale che è il patrimonio più prezioso che abbiamo e che dobbiamo rilanciare con tutte le energie di cui disponiamo": lo ha dichiarato al Tg1 il ministro dimissionario della Salute, Roberto Speranza.
"L'energia sta diventando una vera emergenza nazionale. Il gas e l'elettricità costano da 4 a 6 volte più di quello che costavano un anno fa. Se vogliamo salvaguardare il nostro tessuto produttivo e i posti di lavoro in Italia e anche in Europa, bisogna intervenire immediatamente con provvedimenti tampone. Però bisogna anche partire subito con quello che non si è fatto finora per colpa delle ideologie della sinistra, bisogna ripartire subito con i rigassificatori, i termovalorizzatori le energie rinnovabili e il nucleare pulito". Lo ha detto il leader di FI, Silvio Berlusconi, intervistato su TgCom 24.
"Ho chiesto al dottor Alberto Stancanelli, consigliere della Corte dei Conti, di assumere l’incarico di Capo di Gabinetto del Sindaco di Roma Capitale e lo ringrazio per aver accettato la mia proposta. Alberto Stancanelli è un tecnico esperto, che conosce a fondo l'amministrazione di Roma Capitale e con cui ho avuto modo di collaborare in modo eccellente nella sua attuale veste di Capo di Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, e prima della Ministra Paola De Micheli, e anche per questo gli avevo già conferito l’incarico di consulente giuridico del Sindaco. Procederò oggi stesso a richiedere l’autorizzazione al Presidente della Corte dei Conti per rendere formalmente operativo quanto prima il nuovo incarico. Nella sua qualità di consulente giuridico del Sindaco, nelle more della formale autorizzazione da parte della Corte dei Conti per il nuovo incarico, il Consigliere Stancanelli avrà una prima riunione di lavoro con il vicecapo di Gabinetto vicario De Bernardini già domani pomeriggio. Ringrazio ancora Albino Ruberti per lo straordinario lavoro svolto in questi mesi". Così in una nota il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
"Prima di parlare di spazi televisivi, dibattiti e confronti, invitiamo Carlo Calenda e Giuseppe Conte a studiare la normativa. Azione e M5s non rappresentano una coalizione, ma una lista, come Noi Moderati. Calenda e Conte hanno scelto di non presentarsi come coalizione per non affrontare lo sbarramento del 10%, ma solo quello del 3%, per cui non hanno alcun diritto di confrontarsi come coalizione o di avere il tempo a disposizione per le coalizioni . La legge non ammette furbizie e scorciatoie ( art 3 comma 4 e 5 regolamento commissione di vigilanza ) se vogliono i confronti con le coalizioni dovevano essere pronti ad accettare lo sbarramento del 10%". Lo afferma il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi.
"La stessa sinistra che vorrebbe dare lezioni di competenza e buongoverno agli altri, nell'ultimo decennio è quasi sempre stata al potere e ha lasciato l'Italia in ginocchio. I dati, purtroppo per la nostra nazione, non mentono e sono impietosi. Il 25 settembre mandiamoli a casa: vota Fratelli d'Italia". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Il segretario del Pd, Enrico Letta ha chiesto a Enzo Amendola del Pd e sottosegretario agli Affari europei, di correre come capolista in Basilicata alla Camera perla lista Italia democratica e progressista. E' quanto si apprende da fonti del Nazareno.
Alla prima serata di "Porta a Porta" di giovedì 22 settembre che ospiterà il confronto di un'ora tra Enrico Letta e Giorgia Meloni moderato da Bruno Vespa sono stati invitati a partecipare anche Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Carlo Calenda. "Ciascuno sarà intervistato per mezz'ora con modalità da stabilire. Porta a Porta è pronta ad ospitare altri confronti nella stessa serata se ne maturassero le condizioni", si legge in una nota della trasmissione di Rai1.
"Quando si hanno 20 anni si esprimono e si pensano molte cose. Poi si cresce, si studia, si cambia idea. Rinuncio alla mia candidatura perché il Pd viene prima di tutto e perché questa campagna elettorale è troppo importante per essere inquinata in questo modo". Lo scrive Raffaele La Regina, segretario del Pd in Basilicata, sul suo profilo Twitter.
"Neanche in Russia la televisione pubblica organizzerebbe un confronto due giorni prima del silenzio elettorale escludendo due coalizioni. Intervenga subito l'Agcom il CDA Rai e Fuortes. E a Enrico Letta dico: è questa roba qui che insegnavi in Francia? Vergogna". Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
"Incredibile il Pd. Invece di prendere le distanze da La Regina che su Israele ha parlato come il più estremo degli estremisti islamici, conferma la sua candidatura e se la prende con Matteo Salvini che ha semplicemente riportato alcuni retroscena giornalistici che annunciavano una sua doverosa rinuncia. Notiamo con sconcerto come continui il mood Pd: antisemita e violento. Vergogna". Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
Secondo quanto si apprende, il 22 settembre Porta a Porta ospiterà un faccia a faccia tra il segretario del Pd Enrico Letta e il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in vista delle elezioni politiche in programma tre giorni dopo.
"Non permetteremo a un singolo fatto locale, avvenuto a Frosinone dopo una cena privata, di trasformarsi in un giudizio politico su tutti noi e sul lavoro che abbiamo fatto e che stiamo facendo. Noi non siamo il Partito di Suburra. Noi Suburra la combattiamo a viso aperto, ogni giorno. E ai retroscena di chi ci preferisce raccontare per quello che non siamo continueremo a rispondere combattendo nella scena perché il futuro della Capitale è il futuro del Paese. E noi vogliamo continuare a fare la nostra parte fino in fondo". E' quanto dichiara Andrea Casu, deputato e segretario Pd di Roma.
"Ho scelto di candidarmi nel M5s perché resta il dato costitutivo del contrasto ad un certo mondo politico opaco, in cui entra chi vuole servirsi delle istituzioni, anziché servirle. Sono gli unici che parlano di lotta alle mafie e alla corruzione. Queste tematiche sono nel loro dna insieme all'attenzione che hanno per gli ultimi, per chi non ce la fa, per chi non ha voce. E la politica deve occuparsi di queste persone". Così l'ex Procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho, in un messaggio pubblicato sulla pagina Twitter del Movimento 5 stelle.
"Il trio sfascia-conti Salvini Berlusconi Meloni in 15 giorni ha già fatto promesse per 100 miliardi di euro. C'è un problema enorme, di sicurezza economica del paese: o vi stanno prendendo in giro o, se fanno sul serio, rischiamo il default". Così Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico, in un video pubblicato sui suoi canali social.
"Vi spiego cosa sta succedendo sui confronti. Letta e Meloni stanno dicendo a Rai (Bruno Vespa) e Corriere che sono pronti a confrontarsi solo tra di loro. Vogliono continuare questa stucchevole telenovela Sandra e Raimondo. Oggi scriveremo agli editori e ad Agcom. Accettare diktat da due dei quattro leader delle coalizioni è una violazione della parità di trattamento che i media offrono in ogni paese democratico. E al di là degli aspetti legali dovrebbero essere per primi giornali/televisioni a non chinare la testa davanti a queste pretese. Chiediamo pertanto formalmente al Corriere e alla Rai di organizzare un confronto a quattro e di non sottostare a richieste inaccettabili da parte di Meloni e Letta che ledono la democrazia". Lo scrive su twitter il leader di Azione, Carlo Calenda.
Portare a 1.000 euro l'assegno pensionistico di tutti i pensionati con un reddito fino a due volte il minimo (la maggior parte di quali ha un reddito pensionistico inferiore a 1.000 euro) costerebbe 31,2 miliardi. E' quanto calcola L'Osservatorio dei conti pubblici italiani dell'Università Cattolica di Milano, diretto da Carlo Cottarelli. In base ai dati Inps (relativi al 2020), i pensionati con un reddito fino al trattamento minimo (515,58 euro) sono di 2,1 milioni; quelli fino a due volte il minimo (tra 515,59 e 1031,16 euro) sono 3,8 milioni, ricorda l'Osservatorio. Se si volesse portare a 1.000 euro il reddito pensionistico di tutti i percettori di pensione minima (già rivalutata a partire da novembre 2022 del 2,2 per cento per effetto del Decreto Aiuti Bis del governo Draghi), il costo della riforma sarebbe di circa 19,5 miliardi, calcola l'Ossercatorio CPI. Aggiungendo i pensionati con un reddito fino a due volte il minimo (la maggior parte di quali ha un reddito pensionistico inferiore a 1.000 euro) il conto sale a 31,2 miliardi.
"Solo noi parliamo di contenuti, mente i nostri avversari continuano la solita campagna di falsificazioni e di calunnie. Questo perché le sinistre stanno insieme solo per tentare di conservare il potere che gestiscono da molti anni e senza aver mai vinto le elezioni. Ho dimostrato, non solo nella politica, ma anche nella mia vita e nel mio lavoro da imprenditore, di saper mantenere gli impegni, ma anche di saper realizzare gli obiettivi che mi sono prefisso". Lo scrive sui social il leader di Fi, Silvio Berlusconi.
"Il Pd conferma con orgoglio la candidatura dell'insultatore di Israele, Raffaele La Regina, e minimizza quanto accaduto a Roma dopo le dimissioni del capo di gabinetto del sindaco Gualtieri, Albino Ruberti, e la rinuncia alla candidatura di Francesco De Angelis che sono stati protagonisti di una lite in strada in stile Suburra. Letta scappa dalle domande, ma i cittadini meritano di sapere". Lo scrive Matteo Salvini in una nota. "E' normale, nel Pd, auspicare di cancellare lo Stato ebraico dalle mappe geografiche come vorrebbero gli estremisti islamici ed essere candidati? E' normale vantarsi per una simile candidatura? Non è imbarazzato, Letta, dal suo Pd che non solo non scarica La Regina, ma addirittura si preoccupa di smentire immediatamente le notizie sul presunto passo indietro? Letta ha visto tutti i vecchi post di La Regina?", continua il leader della Lega. "Letta crede davvero che la lite che ha visto protagonista Ruberti sia scoppiata per motivi calcistici? Letta esclude che c'entrino le polizze Unipol da far stipulare al Campidoglio come si legge sulla stampa? Letta mette la mano sul fuoco sulla trasparenza di tutte le scelte amministrative del Pd a Roma e nel Lazio?", conclude Salvini.
"Il blocco navale su 1700 km di coste libiche costa 45 milioni di euro al mese oltre ad essere vietato dall'Onu (un solo mese se lo è già fumato la lega con i famosi 49 milioni sottratti al bilancio dello Stato). La Flat tax è una fregnaccia che non arriverà nemmeno sul tavolo della Ragioneria di Stato, a meno che i massimi dirigenti del Ministero non vogliamo finire sotto Corte dei Conti. Il Presidenzialismo presuppone un'intera legislatura di dibattito parlamentare. Fregnacce". Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
"Bollette alle stelle dall'anno scorso senza alcun miglioramento dei servizi; aziende costrette a scaricare l'aumento sui clienti o, peggio, a ridurre l'attività o addirittura a chiudere; calo della produzione e del gettito fiscale con un effetto a catena che fa crescere inesorabilmente lo spread, il divario tra i nostri titoli pubblici e quello degli altri paesi". Lo dice Maurizio Lupi, capo politico di Noi moderati. "Si è avviata una tempesta perfetta che occorre immediatamente interrompere - aggiunge Lupi-, intervenendo in modo massiccio proprio sulla causa principale, cioè i prezzi dell'energia fuori controllo. Per questo ribadisco che bisogna accelerare l'autonomia energetica dell'Italia e dell'Europa con un tetto al prezzo del gas, un intervento sulle rinnovabili e virare coraggiosamente verso il nucleare sicuro", conclude.
"La potenziale presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, sceglie la strada del caos e porterà l'Italia in una crisi ancora più profonda dell'attuale". E' quanto scrive la Pravda, in home page sul suo sito, in una analisi dedicata al ruolo della Meloni e Fratelli d'Italia in vista delle prossime elezioni del 25 settembre.
"Meloni ha espresso sostegno all'Ucraina e alla fratellanza transatlantica e ha assicurato che il suo governo sarà un solido governo atlantista che sosterrà l'Ucraina nella sua lotta contro la Russia" scrive la Pravda.
"È passato ormai quasi un mese da quando ci siamo rivolti a Lei per sollevare una questione di massima rilevanza costituzionale, quale è la discriminazione contro i partiti non rappresentati in Parlamento che si vogliano presentare alle elezioni. Non avere ricevuto alcuna risposta, nemmeno a fronte di un lungo sciopero della fame da parte di 25 persone che si erano con fiducia a Lei rivolte, ci ha lasciato basiti. Ma non vogliamo rassegnarci". Così Marco Cappato, leader di "Referendum e democrazia con Cappato", in una lettera rivolta al presidente del Consiglio Mario Draghi. "La raccolta di decine di migliaia di firme in pochi giorni a cavallo di ferragosto è materialmente impossibile - aggiunge Cappato - per chi voglia rispettare la legge, cioè per chi raccolga le firme sulle liste già complete di candidati".
"Caro Enrico, possiamo anche illuderci che con Draghi "sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno". Esci dalla nostalgia, la realtà dell'agenda Draghi sono 6 euro in più al mese per i lavoratori a più basso reddito. Due colazioni al bar". Così il leader del M5s Giuseppe conte risponde su Twitter al segretario del Pd, dopo che questi aveva proposta di aumentare di una mensilità il reddito degli italiani.
"Mi candidero' all'uninominale di Roma insieme a Elena Bonetti. E' una seconda occasione per sconfiggere il sistema di potere della destra e del Pd di cui abbiamo visto il volto truce negli ultimi giorni. Un sistema che tiene bloccata Roma in una situazione indecorosa da anni. Avanti". lo scrive Carlo Calenda in un Tweet.
"Esattamente un mese fa, quando Conte, Berlusconi e Salvini facevano cadere il Governo Draghi, stavamo per realizzare una promessa: una mensilità di stipendio in più contro il #carovita. Per tornare al voto l'hanno impedito. Noi vogliamo farlo: la proposta è nel nostro programma". Lo afferma il segretario del Pd Enrico Letta, sottolineando in un video postato sui suoi profili social, le responsabilità della fine del Governo Draghi e la centralità del sostegno al potere d'acquisto dei salari e all'occupazione nel programma elettorale del Pd.
Chiedere di ritoccare il Pnrr, dimostra una volta ancora la scarsa conoscenza dei meccanismi decisionali europei. Soprattutto denota la volontà di distruggere la reputazione e il credito guadagnati in Europa dal Governo Draghi". Così, in un intervento su Il Messaggero, il segretario del Pd Enrico Letta. "Il Piano va attuato così com'è. La rinegoziazione non è la strada da percorrere. Piuttosto, bisogna far applicare quelle regole del Pnrr che consentono aggiustamenti di carattere attuativo", spiega. "Candidarsi a governare l'Italia annunciando di smontare quanto di buono è stato impostato prima è irresponsabile: lede gli interessi della Nazione e mortifica quelli dei cittadini. Il Pnrr trasformerà l'Italia e la porterà finalmente ad adottare un modello di sviluppo sostenibile e più moderno. Lo abbiamo voluto con forza e lo difenderemo dagli assalti di chi vuole smantellarlo. Quello destra non è patriottismo, è autolesionismo, è autosabotaggio", conclude Letta.
Fdi è impegnata a salvaguardare, tutelare e valorizzare l'eccellenza del comparto agricolo e delle produzioni agro alimentari italiane. Lo sottolinea in un post su Fb, la presidente, Giorgia Meloni: "l'agricoltura è l'esempio per eccellenza dell'economia reale. E quella italiana detiene, in termini di qualità dei prodotti agroalimentari, il primato comunitario delle Dop e delle Igp, che sono oltre il 22% sull'intero registro dell'Unione Europea. Noi siamo la prima agricoltura green d'Europa e la sesta del mondo. Possediamo un patrimonio di tipicità, qualità, sicurezza alimentare, cura del territorio che deve assolutamente essere tutelato e valorizzato". "Per difendere questa ricchezza abbiamo innanzi tutto bisogno di proteggere i nostri agricoltori, promuovendo contratti di filiera che garantiscano una remunerazione adeguata del prodotto agricolo. Dobbiamo difendere le nostre terre dal cambiamento climatico e dalla siccità, con l'implementazione dei bacini idrici e il miglioramento dei sistemi di irrigazione, dando impulso all'agroindustriale come strumento fondamentale per l'innovazione e per la tutela della biodiversità italiana. "E poi Fratelli d'Italia vuole tutelare i nostri prodotti del Made in Italy, impedendo che vengano introdotti sistemi di classificazione come il Nutriscore, discriminatori e penalizzanti del nostro agroalimentare e contrastando le frodi e la concorrenza sleale come quella dell'italian sounding, che ci ruba decine di miliardi di euro ogni anno. Fratelli d'Italia ha lavorato e continuerà a lavorare sodo in questo senso, per garantire all'agricoltura il sostegno che merita, perché la nostra terra è la nostra vera ricchezza", conclude Meloni.
"Il mio sogno è quello di realizzare dei boschi circolari, intorno alle grandi città, e dei boschi radiali, dei veri e propri corridoi verdi fra le case". Lo dice Silvio Berlusconi nella quotidiana "pillola" di programma che pubblica sui suoi profili social. "Nelle nostre città il verde scarseggia, interi quartieri sono fatti di solo cemento. Eppure vivere nel verde significa vivere meglio, in modo più naturale, circondati dalla bellezza, con un'aria più pulita e più fresca. Ne va della nostra salute, della qualità delle nostre vite. Per questo abbiamo deciso che, quando andremo al governo, ogni anno faremo mettere a dimora un milione di nuovi alberi, naturalmente in aggiunta a quelli già previsti nei piani nazionali e regionali esistenti", spiega il presidente di Forza Italia."Se sei d'accordo, se anche tu vuoi città più verdi, nelle quali vivere meglio, il 25 settembre devi andare a votare e devi votare il simbolo di Forza Italia, su cui c'e', ancora!, il mio nome, che io ho chiesto fosse in verde e invece è, ancora, in blu"
"Ognuno di noi in momenti di rabbia grida cose che non farebbe mai". A parlare è Albino Ruberti, ex capo di Gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in un'intervista su 'Il Corriere della Sera'. "C'era stato - ha spiegato - un contrasto a cena. Avevo fatto una battuta infelice". "Avevo detto - racconta - a uno presente che aveva bevuto troppo. Si è sentito offeso, ha reagito male. Mi ha aggredito, sono volate parole grosse e un altro ha fatto da paciere". Di cosa si è parlato a tavola? "Di calcio". Vladimiro De Angelis "era intervenuto per sedare la rissa, e dal suo punto di vista, un uomo di affari, era una perdita di tempo per una stupidaggine. Da lì la frase 'mi ti compro'". Alla domanda se avesse ricevuto le scuse in ginocchio, Ruberti risponde: "No. Me me sono andato. E il giorno dopo ho chiesto scusa. E' una cosa ormai chiarita,vecchia di due mesi. Dispiace sia stata tirata fuori ora. Mi sono dimesso per evitare strumentalizzazioni".
No al campo largo, sì al "campo progressista che tutela i più deboli e i beni comuni, che si batte per la lotta alle disuguaglianze". A dirlo è il presidented ella Camera, Roberto Fico, esponente di punta del Movimento 5stelle, intervistato dal 'Corriere della Sera'. M5s e Pd corrono insieme in alcune regioni e Fico lo spiega con l'esempio di Napoli. "Qui governiamo con il Pd e la nostra alleanza è stata costruita su un programma". Per il presidente della Camera, "se ci sono altri luoghi dove è possibile fare convergenze programmatiche mirate, ben venga".