La voce de La Stampa
A Mariupol fossa comune con cento cadaveri. Attaccata raffineria di petrolio a Lysychansk. Von der Leyen: «Con Kiev fino alla vittoria. Invieremo un altro miliardo». Nel pacchetto delle sanzioni Ue c’è l’oro russo messo al bando
DIRETTA A CURA DELLA REDAZIONE
L'edificio distrutto dall'attacco missilistico partiato dal Mar Nero a Serhiivka, città vicino a Odessa
Sono trascorsi 127 giorni dall’inizio della guerra della Russia contro l’Ucraina e si contano nuove vittime, fra cui bambini. Poche ore dopo le dichiarazioni del presidente Usa Biden che ha annunciato nuove armi all'Ucraina per 800 milioni di dollari, 20 persone sono morte nella notte e 38 sono rimaste ferite in un attacco missilistico contro un condominio nella regione meridionale ucraina di Odessa.
Il Vaticano è tornato a parlale della guerra. Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, in un'intervista al Die Tagespost sostiene sia «un'eresia che il patriarca di Mosca, Kirill, legittimi la brutale guerra in Ucraina per ragioni pseudo-religiose». Da un punto di vista cristiano - prosegue il cardinale - «non si può giustificare una guerra di aggressione, ma tutt'al più, a certe condizioni, una difesa contro un attacco ingiustificato. Sminuire la brutale guerra di aggressione di Putin come una “operazione speciale” è un uso improprio del linguaggio. Devo condannare questa come una posizione assolutamente impossibile».
Ma il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, lancia nuove implicite minacce anche alla Nato, sostenendo che fornire aiuti economici e militari a Kiev «non fa altro che intensificare il conflitto». Intanto il governatore regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, dice che la situazione a Lysychansk, nel Donbass, è «estremamente difficile», e che le evacuazioni dei civili sono impossibili.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha elogiato infine le forze armate ucraine per il ruolo avuto nel ritiro russo dall'Isola dei Serpenti. Nel suo consueto discorso serale,ieri, il leader di Kiev ha detto di essere «grato ai nostri artiglieri, ai piloti dell'aviazione, all'esercito e alle forze aeree». Poi ha sottolineato che l'isolotto è un punto strategico e il ritiro russo «cambia in modo significativo la situazione nel Mar Nero». Secondo Zelensky tutto ciò «non garantisce sicurezza, non garantisce che il nemico non torni, ma limita già notevolmente le azioni degli occupanti. Passo dopo passo li spingeremo fuori dal nostro mare, dalla nostra terra, dal nostro cielo».
L’analisi – Russia, terrorismo di Stato Il racconto – Lo show di Erdogan al vertice Nato: “Io super mediatore della guerra, si risolverà senza nessun perdente” La denuncia – Amnesty International inchioda Mosca: “Crimine di guerra l’attacco russo al teatro di Mariupol”. 600 civili uccisi . La scritta “bambini” Come donare – Fondazione Specchio dei tempi
L’aggiornamento ora per ora
23.21 – Zelensky parla con i leader di Cile e Argentina Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato oggi con i presidenti di Cile e Argentina, per ottenere il sostegno dell'America Latina contro l'invasione russa. "Continuo a mantenere relazioni con una regione importante, l'America Latina", ha scritto Zelensky su Telegram riferendo dei colloqui avuti con l'argentino Alberto Fernández e con il cileno Gabriel Boric, dopo aver parlato nelle settimane scorse con l'ecuadoregno Guillermo Lasso e con il guatemalteco Alejandro Giammattei. Secondo l'agenzia di stampa argentina, Fernandez ha offerto il suo contributo a eventuali negoziati di pace Kiev-Mosca.
22.30 – Zelensky, bene decisione Usa su nuovi aiuti sicurezza, grazie Biden «Lodo la storica decisione degli Stati Uniti di fornire all'Ucraina un nuovo pacchetto di assistenza alla sicurezza, compresi i moderni sistemi di difesa aerea. Grazie al presidente Usa per la sua continua leadership e supporto di Kiev nella sua lotta contro l'aggressore. Insieme verso la vittoria!». Lo ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su Twitter.
21.45 – Usa annunciano nuovi aiuti militari a Kiev per 820 mln di dollari Come anticipato a Madrid dal presidente Joe Biden, gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio di nuovi aiuti militari all'Ucraina per un valore di 820 milioni di dollari. Il pacchetto comprende nuovi sistemi missilistici terra-aria e radar per la contro artiglieria, per rispondere ai ripetuti attacchi russi con missili a lungo raggio. Il Pentagono ha anche annunciato che fornirà a Kiev fino a 150mila proiettili di artiglieria da 155 millimetri. Del pacchetto fanno parte due sistemi di difesa antiaerea di progettazione norvegese, definiti 'NASAMS', impiegati anche per la protezione dello spazio aereo attorno alla Casa Bianca e al Congresso di Washington. Fino ad ora, gli Stati Uniti hanno fornito all'Ucraina aiuti militari per 8,8 miliardi di dollari, di cui 7 miliardi di dollari a partire dall'invasione russa.
21.08 – Via al rilascio dei passaporti russi nel Donetsk Nel Donetsk, nell'Ucraina occupata, sono stati aperti i primi uffici che rilasceranno i passaporti della Federazione Russa: lo ha annunciato il ministero dell'Interno dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR). Lo riferisce Interfax. I passaporti vengono già rilasciati a coloro che in precedenza avevano richiesto la cittadinanza russa nell'ambito di un programma speciale, ha affermato il ministero.
20.34 – Kiev accusa Mosca: bombe al fosforo sull’Isola dei Serpenti Le forze armate di Kiev hanno accusato le forze russe di aver sparato bombe al fosforo contro l'Isola dei Serpenti, dalla quale gli uomini di Mosca di sono ritirati ieri.
20.00 – Filorussi Donetsk: altri 2 britannici sotto accusa Altri due cittadini britannici, catturati dalle forze russe, sono stati messi sotto accusa come "mercenari". Lo ha riferito la Tass, precisando che si tratta di Dylan Healy e Andrew Hill, incriminati dalle autorita' della Repubblica popolare di Donetsk. Il 22enne Healy e' stato preso dalle forze russe ad aprile a un checkpoint a sud di Zaporizhzhia insieme al connazionale Paul Urey mentre erano impegnati nell'evacuazione dei civili. Hill, 35 anni, sarebbe stato catturato durante i combattimenti nella regione di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina.
19.55 – Donetsk, un britannico e un marocchino fanno ricorso contro la condanna a morte Uno dei due cittadini britannici e un marocchino condannati a morte il 9 giugno scorso da un tribunale dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk hanno presentato appello contro la sentenza. Secondo l'agenzia di stampa Tass, la Corte suprema della “Repubblica” ha ricevuto il ricorso dai legali di Brahim Saadoun e Shaun Pinner. Nessun ricorso, invece, dal secondo cittadino britannico, Aiden Aslin. Tutti e tre sono stati condannati a morte con l'accusa di essere mercenari al soldo delle forze ucraine
19.50 – Zelensky: “L’attacco russo a Odessa è un atto di terrorismo” «Questo non è un attacco casuale, ma di terrorismo contro il nostro popolo». Così, durante un briefing con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l'attacco russo contro Odessa. Lo riporta il Kyiv Independent. «Oggi l'esercito russo ha lanciato un altro brutale attacco missilistico. Era un missile da crociera supersonico antinave. Ha colpito un normale edificio residenziale a Odesa. Tali missili sono stati creati per colpire portaerei e altre grandi navi da guerra», ha detto Zelensky, «questo non è un attacco casuale, come dicono i mass media nella Federazione russa. Questo è un attacco missilistico russo mirato, un atto di terrore russo, siamo sinceri, contro le nostre città e villaggi, contro la nostra gente, adulti e bambini».
19.00 – Kuleba: “Abbiamo presentato all’Aja un dossier sulla Russia, affinché paghi” «Oggi l'Ucraina ha presentato un dossier importante alla Corte internazionale di giustizia». Lo annuncia su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. «Proviamo che la Russia ha violato la Convenzione sul genocidio giustificando la sua aggressione con un pretesto falso di un “genocidio” che non c'è mai stato», aggiunge, scrivendo di quello che per Kiev è un «passo fondamentale per far sì che la Russia ne risponda e per farla pagare per il male che ha inflitto».
18.35 – Sale a 17 il numero dei morti nell’attacco al centro commerciale di Kremenchuk Gli specialisti hanno identificato 17 morti nel centro commerciale a Kremenchuk, in seguito all'attacco missilistico russo. Lo riporta il canale informativo ucraino Unian. Il sito riferisce che la maggior parte erano impiegati nel centro commerciale Amstor, mentre sette erano visitatori del complesso.
18.10 – Borrell: i responsabili dell’attacco ai civili di Odessa pagheranno «Molte altre vittime civili con almeno 19 persone uccise e 38 ferite dagli attacchi russi nella regione di Odessa. Questi attacchi ai civili devono cessare immediatamente. I responsabili di atti che equivalgono a crimini di guerra saranno tenuti a rispondere ai sensi del diritto internazionale». Lo scrive in un tweet l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell.
17.15 – Kiev: trattative per i corridoi del grano, ma ancora nessuna data per i colloqui Consultazioni sono in corso sullo sblocco dei porti ucraini per l'esportazione di grano, in particolare con le Nazioni Unite e la Turchia, ma non è stata ancora fissata alcuna data per un incontro «in Turchia o da qualsiasi altra parte». Lo ha detto il capo dello staff di Zelensky, Andriy Yermak, citato da Ukrinform. Al momento, ha aggiunto, non ci sono invece accordi o trattative riguardanti un incontro tra il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, e il presidente della Russia, Vladimir Putin.
17.05 – I filorussi di Donetsk incriminano altri 2 “mercenari” britannici Le autorità filorusse dell'autoproclamata Repubblica separatista di Donetsk hanno incriminato altri due «mercenari» britannici con le stesse accuse contestate ai tre combattenti volontari stranieri pro-Ucraina - due britannici e un marocchino - che sono già stati condannati a morte. Lo riferisce la Tass.
17.00 – Sale a 21 il numero dei morti nella regione di Odessa Si aggrava ancora il bilancio dell'attacco missilistico russo sul villaggio di Sergiyivka, nella regione meridionale ucraina di Odessa. Le vittime accertate sono salite a 21, tra cui un bambino di 12 anni. Lo ha riferito Serhiy Bratchuk, portavoce del governatore regionale, citato da Ukrinform. I feriti sono almeno 38, tra cui 6 bambini.
16.40 – Von der Leyen: un altro miliardo di assistenza finanziaria all’Ucraina «Proponiamo» «di dare 1 miliardo di euro per l'Ucraina. La prima parte del pacchetto di assistenza macrofinanziaria annunciato a maggio. Contribuirà a soddisfare le esigenze urgenti del Paese. L'Ue continuerà a fornire aiuti all'Ucraina e a sostenere la sua ricostruzione a lungo termine». Lo annuncia su twitter la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. La proposta odierna, spiega la Commissione, integrerà il sostegno già fornito dall'Ue, incluso l'erogazione di un prestito d'emergenza macro-finanziaria di 1,2 miliardi di euro partito nella prima metà dell'anno. Considerati insieme, i due filoni del programma porterebbero il sostegno totale all'Ucraina dall'inizio della guerra a 2,2 miliardi di euro, e potrebbero raggiungere i 10 miliardi di euro una volta che l'intero pacchetto di aiuti eccezionali all'Ucraina sarà operativo. Non appena il Parlamento europeo e il Consiglio approveranno la proposta odierna e saranno firmati il memorandum d'intesa e l'accordo di prestito corrispondenti con le autorità ucraine, la Commissione metterà rapidamente a disposizione dell'Ucraina l'importo di 1 miliardo di euro, spiega ancora l'esecutivo europeo.
16.20 – Kiev prepara la riapertura delle scuole dal 1 settembre Scuole riaperte a Kiev dal prossimo 1 settembre. Questo l'obiettivo degli istituti scolastici della capitale ucraina, che proseguono nei preparativi per il nuovo anno accademico per garantire le lezioni in presenza degli alunni, secondo quanto riferisce l'agenzia d'informazione Unian. La direttrice del Dipartimento dell'istruzione e della scienza per la città di Kiev, Olena Fidanyan, ha spiegato che la priorità assoluta sarà data alla sicurezza. Pertanto, le zone adiacenti alle scuole saranno preventivamente bonificate dall'eventuale presenza di oggetti esplosivi da agenti speciali del Servizio di emergenza. In corso anche un'ispezione dei rifugi antiaerei presenti nelle scuole, dove saranno allestite tutte le risorse necessarie. Per le scuole prive di un rifugio saranno predisposti dei rifugi raggiungibili a piedi. Inoltre, all'inizio dell'anno scolastico, in tutte le scuole si terranno corsi per bambini e insegnanti su come comportarsi in caso di raid aereo. Tutte le 422 scuole di Kiev si stanno preparando all'apertura del 1 settembre. Ma solo, ricorda ancora l'agenzia, se ci saranno le garanzie per l'incolumità di studenti ed insegnanti, come riferito dal ministro dell'Istruzione e della Scienza Serhiy Shkarlet lo scorso 9 giugno.
15.45 – Ucraina: media, Ue studia la messa al bando dell'oro russo L'Unione Europea sta lavorando a nuove sanzioni per prendere di mira l'oro russo. Lo scrive l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti secondo cui alcune nazioni spingeranno per includere nel nuovo pacchetto ulteriori misure prima che vengano presentate agli Stati membri per l'approvazione. Inoltre il nuovo pacchetto dovrebbe riguardare anche correzioni alle precedenti misure approvate, che potrebbero includere adeguamenti delle regole sul transito di merci sanzionate nell'enclave russa di Kaliningrad.
15.33 – Erdogan: «Parlerò con Putin e Zelensky su crisi grano» Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che parlerà con l'omologorusso, Vladimir Putin, e con il capo di Stato ucraino, Volodymyr Zelensky, per cercare di sbloccare le derrate di grano bloccate in Ucraina. «Ora faremo tutto quanto necessario per prendere un appuntamento e parlare con Zelensky e Putin, una volta parlato cercheremo la maniera di far partire il grano, il frumento, l'olio di girasole e le granaglie il cui blocco vede come vittime Paesi che soffrono e a cui vogliamo che questi prodotti arrivino. I nostri silos sono in buone condizioni grazie a dio – ha sottolineato Erdogan al termine della preghiera del venerdì -. Vogliamo però essere da tramite verso questi Paesi che sono in difficoltà. Circa 20 nostre navi si trovano in quella zona ora e sono pronte. Di questo ne parleremo con Putin e Zelensky perché i colloqui preliminari hanno già avuto luogo. Ottenuta la loro risposta positiva procederemo». 15.05 – Mariupol, trovata nuova fossa comune con 100 cadaveri A Mariupol è stata trovata un'altra fossa comune con 100 cadaveri. Lo scrive su telegram il consigliere del sindaco, Petro Andryushchenko. Lo riporta Unian. «Le tombe temporanee nelle strade si stanno gradualmente trasformando in tombe permanenti», ha dichiarato.
00.00 – Zelensky: “Il ritiro russo Isola Serpenti cambia la situazione nel Mar Nero” Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha elogiato le forze armate ucraine per il ruolo avuto nel ritiro russo dall'Isola dei Serpenti. Nel suo consueto discorso serale il leader di Kiev - riferisce l'agenzia ucraina Unian - ha detto di essere «grato ai nostri artiglieri, ai piloti dell'aviazione, all'esercito e alle forze aeree». Poi ha sottolineato che l'isolotto «è un punto strategico» e il ritiro russo «cambia in modo significativo la situazione nel Mar Nero». Secondo Zelensky tutto ciò «non garantisce sicurezza, non garantisce che il nemico non torni, ma limita già notevolmente le azioni degli occupanti. Passo dopo passo li spingeremo fuori dal nostro mare, dalla nostra terra, dal nostro cielo».