Il degrado del calcestruzzo, causato dal trascorrere del tempo e dalle intemperie, ha reso necessario l’intervento.
Mapei ha messo a disposizione la propria competenza tecnica e le proprie soluzioni innovative.Il Viadotto dei Parchi sulla tangenziale est di Milano
Costruita tra il 1969 e il 1973, l’Autostrada A51 Tangenziale Est di Milano mette in collegamento diretto l’A1 Milano-Napoli e l’A4 Torino-Venezia. Insieme con la A50 (tangenziale Ovest di Milano), la A52 (tangenziale Nord di Milano) e la Autostrada A58 (Tangenziale Est Esterna di Milano) compone il più esteso sistema italiano di tangenziali intorno a una città, per una lunghezza complessiva di 106 km. Il flusso di traffico che interessa questo tratto autostradale è di oltre 70.000 transiti giornalieri.
La Tangenziale Est è stata oggetto di importanti interventi di riqualificazione volti a potenziare l’interconnessione con il sistema viabilistico nell’area a est di Milano, in particolare con l’autostrada Brescia Bergamo Milano (BreBeMi) e la Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM).
Il Viadotto dei Parchi, sulla Tangenziale Est, è costituito da due carreggiate di tre corsie di marcia sopraelevate per circa 3 km di lunghezza totale su 245 campate indipendenti. Il viadotto è servito dagli svincoli di Lambrate, Rubattino e Forlanini. Oltre ad essere il perfezionamento del prototipo del viadotto a piastra di viale Monteceneri a Milano (1959-1963), divenuto dopo dieci anni il generale modello dei viadotti gettati in opera su pile isolate, questo viadotto, realizzato nel 1973, è il primo esempio d’impiego di centine mobili autovaranti.
Nel 2015 Mapei ha contribuito coi suoi prodotti al ripristino e alla protezione intradossale di sette giunti del Viadotto dei Parchi, in prossimità dello svincolo di Rubattino. Un intervento resosi necessario per il degrado del calcestruzzo dovuto al trascorrere del tempo e conseguente percolazione dell’acqua, che si è svolto nel rispetto dei tempi previsti.
Una veduta del viadotto a lavori ultimati, dopo il ripristino e la protezione intradossale di sette giunti.
La preparazione delle superfici in calcestruzzo
L’intervento è iniziato con la rimozione del calcestruzzo degradato mediante idro-demolizione generalizzata per circa 2 metri a destra e a sinistra del giunto per uno spessore medio di circa 3-5 cm fino a ottenere una superficie fortemente ruvida e compatta. Dopo le operazioni d’idroscarifica le superfici sono state rilavate con acqua in pressione per eliminare ogni particella di materiale incoerente. In questo modo, oltre al supporto in calcestruzzo, anche le armature sono state perfettamente pulite e rese così idonee a ricevere il successivo strato di malta di ripristino. Sulle armature originali sono stati inoltre previsti tre collegamenti elettrici per lato di giunto, realizzati mediante barre filettate zincate saldate direttamente sui ferri.
La ricostruzione delle superfici in calcestruzzo
Dopo aver adeguatamente bagnato a saturazione le superfici, la ricostruzione e la riprofilatura dei giunti è stata realizzata mediante l’applicazione a spruzzo, con macchina intonacatrice dotata di premiscelatore, di MAPEGROUT EASY FLOW, malta cementizia tissotropica monocomponente per il risanamento del calcestruzzo, fibrorinforzata, a ritiro compensato, resistente ai solfati, indicata per essere pompata per notevoli distanze. Per consentire il corretto svolgimento dei fenomeni espansivi all’aria, a MAPEGROUT EASY FLOW è stato aggiunto lo 0,25% di MAPECURE SRA (calcolato in peso sulla polvere), speciale additivo stagionante in grado di ridurre sia il ritiro plastico sia quello idraulico. MAPECURE SRA consente infatti alle malte di ripristino della Linea Mapegrout di espandere anche all’aria durante i primi giorni di stagionatura, riducendo la comparsa di microfessurazioni e garantendo un bassissimo valore di ritiro idraulico finale.
La ricostruzione dei giunti è stata effettuata mediante applicazione a spruzzo di MAPEGROUT EASY FLOW.
Protezione dei giunti dalla corrosione delle armature
Terminate queste lavorazioni, si è proceduto all’applicazione su entrambi i lati del giunto per circa 1,5 m per lato di MAPESHIELD E45, lamina autoadesiva di zinco puro per la protezione catodica galvanica delle armature contro la corrosione. La Linea MAPESHIELD è un sistema di protezione attiva contro la corrosione basato sull’impiego di anodi di zinco puro da impiegarsi non solo nel ciclo di ripristino, ma anche per prevenire il problema nelle strutture di nuova realizzazione. Per garantire una maggior sicurezza, assicurare un perfetto fissaggio e il contatto tra le lamine consecutive, sulla lamina MAPESHIELD E45 è stato eseguito un ancoraggio supplementare con tasselli plastici.
Applicazione di MAPESHIELD E45, lamina autoadesiva di zinco puro per la protezione catodica galvanica delle armature contro la corrosione.
É stato eseguito un ancoraggio supplementare con tasselli plastici.
Protezione delle zone ripristinate e rasatura delle lamine
Una volta terminato il fissaggio delle lamine, le operazioni sono proseguite con l’applicazione di MAPELASTIC GUARD, malta cementizia impermeabilizzante protettiva da applicare a spruzzo mediante macchina intonacatrice dotata di ugello per rasature. MAPELASTIC GUARD si mantiene stabilmente elastico in tutte le condizioni ambientali ed è totalmente impermeabile all’acqua fino alla pressione positiva di 1,5 atmosfere e alla penetrazione di sali disgelanti, solfati, cloruri e anidride carbonica. L’applicazione di MAPELASTIC GUARD è perciò consigliata per proteggere le parti in calcestruzzo molto esposte agli agenti aggressivi e per la regolarizzazione delle superfici protette con la lamina di zinco autoadesiva MAPESHIELD E45. Per incrementare il potere uniformante di MAPELASTIC GUARD applicato sulla lamina, tra la prima e la seconda mano di prodotto è stata interposta MAPENET 150, rete d’armatura in fibra di vetro alcali resistente.
Le superfici così trattate sono state infine pitturate con ELASTOCOLOR PITTURA, vernice elastica protettiva e decorativa a base di resine acriliche in dispersione acquosa, che incrementa ulteriormente la durabilità delle strutture, proteggendole dalle aggressioni degli agenti atmosferici e dalla carbonatazione.
Ripristino di strutture in calcestruzzo con MAPEGROUT EASY FLOW MAPEGROUT EASY FLOW malta monocomponente tissotropica fibrorinforzata, a ritiro compensato e resistente ai solfati, indicata per il ripristino di strutture in calcestruzzo mediante intonacatrici. È indicata per il ripristino a spruzzo di pile di viadotti autostradali, piedritti di gallerie, tunnel stradali e ferroviari, strutture prefabbricate, opere idrauliche come canali, dighe, sfioratori o vasche, opere degradate a causa della presenza di sali solfatici nell’acqua o nel terreno. Può contribuire alla certificazione LEED fino a un massimo di 2 punti. CLICCA QUI SCOPRI DI PIU' SU MAPEGROUT EASY FLOW Chi è MAPEI
MAPEGROUT EASY FLOW malta monocomponente tissotropica fibrorinforzata, a ritiro compensato e resistente ai solfati, indicata per il ripristino di strutture in calcestruzzo mediante intonacatrici. È indicata per il ripristino a spruzzo di pile di viadotti autostradali, piedritti di gallerie, tunnel stradali e ferroviari, strutture prefabbricate, opere idrauliche come canali, dighe, sfioratori o vasche, opere degradate a causa della presenza di sali solfatici nell’acqua o nel terreno. Può contribuire alla certificazione LEED fino a un massimo di 2 punti.
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Fondata nel 1937 a Milano, Mapei è uno tra i maggiori produttori mondiali di prodotti chimici per l’edilizia ed ha contribuito alla realizzazione delle più importanti opere architettoniche e infrastrutturali a livello globale.
Con 89 consociate distribuite in 57 Paesi e 81 stabilimenti produttivi operanti in 36 nazioni, il Gruppo occupa oltre 10.600 dipendenti in tutto il mondo.
Nell’anno 2020 il Gruppo Mapei ha registrato un fatturato consolidato di 2,8 miliardi di euro. Alla base del successo dell’azienda: la specializzazione, l’internazionalizzazione, la ricerca e sviluppo e la sostenibilità.
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