Producono la Ferrari delle betoniere «Azienda a rischio se non ripartiamo»

2022-08-12 11:19:15 By : Ms. Connie Liu

La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.

ECONOMIA NOVENTA DI PIAVE Producono la Ferrari delle betoniere e da Noventa di Piave la vendono in quasi tutto il mondo, ma sono chiusi come tante altre aziende dai decreti Conte, quello del 22 marzo e quello di ieri, che hanno fermato le produzioni ritenute non indispensabili per il Paese. «Se il blocco continuerà anche oltre il 14 aprile saremo a forte rischio anche noi, non solo per mancanza di introiti ma soprattutto per il fatto che le multinazionali del settore ne approfitteranno per rubarci fette fondamentali di mercato». Massimiliano Galante, con il padre Liborio fondatore dell'impresa e la sorella Manuela (che è anche presidente dei Giovani di Confindustria Venezia Rovigo, mentre Massimiliano lo era stato anni fa e aveva anche affiancato l'ex presidente Paolo Scaroni come vice), guida l'azienda Metalgalante di via Volta a Noventa di Piave. Con una quarantina di dipendenti producono centrali di calcestruzzo mobili fuori strada Carmix, dumper e silos per rispondere a tutte le necessità di caricamento, miscelazione, trasporto e scarico di calcestruzzo. L'azienda non è tra le 2.200 che hanno già presentato al prefetto domanda di poter continuare a lavorare ma ora sta esaminando le caratteristiche del suo codice Ateco (che individua la tipologia dell'attività economica) e delle sue produzioni, e si sta preparando a presentare la richiesta come moltissime altre realtà del territorio che due settimane di fermo possono sopportarlo, ma non di più. Il fiore all'occhiello della Metalgalante è Carmix, un'autobetoniera, autocaricante 4x4, quindi fuoristrada, in grado di operare a basso costo nelle condizioni più difficili e negli ambienti più impervi, anche se la si trova pure nei cantieri in centro a Parigi, Berlino, Londra. Liborio aveva cominciato a costruire i Carmix con la prima azienda Carman assemblando componenti usati di veicoli militari e agricoli. Oggi Carmix ha avuto talmente successo che ormai non è più solo il marchio della macchina prodotta dai Galante ma è diventato il nome che indica tutte le betoniere autocaricanti prodotte nel mondo. «Questo mese festeggiamo i 44 anni di attività con due aziende che realizzano prodotti di nicchia per le costruzioni di calcestruzzo per strade, ponti, case, dighe, impianti idroelettrici. Esportiamo il 99% all'estero, oltre l'80% fuori dell'Unione Europea, siamo presenti in 160 paesi del mondo, soprattutto in America Latina, Estremo Oriente, Russia, Nord Africa con un fatturato di circa 18 milioni», spiega Massimiliano che il mese scorso era in fiera negli Stati Uniti, al Conexpo di Las Vegas dedicato al settore delle macchine edili, stradali e movimento terra: «Siamo dovuti partire di corsa un giorno prima della fine altrimenti non saremmo riusciti a tornare a casa. Il panorama mondiale del settore è determinato dal fatto che molti dei paesi coi quali lavoriamo sono in confinamento, ma mantengono un minimo di attività per ricambi e assistenza post vendita. Perciò non possiamo non esserci, stiamo cercando di attrezzarci con l'assistenza a distanza ma non tutto si può fare restando a Noventa». I Galante sanno bene qual è il loro vantaggio rispetto ai competitori internazionali e sanno anche qual è il tallone d'Achille: «Siamo minuscoli in mezzo a giganti e la nostra forza è di essere flessibili e agili, oltre che avere un prodotto di alta qualità». E poi c'è la prospettiva, ossia il lavoro in fieri: «Abbiamo partecipato a varie gare internazionali anche con governi, come quello delle Filippine e abbiamo vincoli di consegne ben precisi». E.T.