Abbiamo scollegato in automatico la tua precedente sessione
Puoi navigare al massimo da 3 dispositivi o browser
Per continuare la navigazione devi scollegare un'altra sessione
Da mobile puoi navigare al massimo da 2 dispositivi o browser.
Per continuare la navigazione devi scollegare un'altra sessione.
Attiva le notifiche per ricevere un avviso ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo in questa sezione.
Vuoi modificare le tue preferenze? Visita la tua area personale
Salva questo articolo e leggilo quando vuoi. Il servizio è dedicato agli utenti registrati.
Trovi tutti gli articoli salvati nella tua area personale nella sezione preferiti e sull'app Corriere News.
Oggi debutta sul mercato Cgreen, la gamma di prodotti a basso impatto di Buzzi Unicem nata e sviluppata in Piemonte. Il Coo Antonio Buzzi: «La sostenibilità è una strada obbligata. Qui investiamo in nuovi hub di ricerca, startup e linee produttive»
Il cemento 4.0 diventa «verde» e si fa con le ceneri volanti, gessi, pozzolane dei vulcani, scarti industriali e degli altoforni. Debutta oggi sul mercato Cgreen, la linea a basso impatto ambientale realizzata anche con materiali di recupero e sviluppata in Piemonte che è al centro del riassetto tecnologico e produttivo Buzzi Unicem . Giusto sei mesi fa gli analisti di Exane Bnp Paribas bacchettavano, abbassandone il rating, la multinazionale di Casale Monferrato, 3,4 miliardi di euro ricavi e 10 mila dipendenti , sostenendo che investe «troppo poco» in sostenibilità rispetto ai target di decarbonizzazione imposti dalla Ue, circa 250 milioni di euro. Ma oggi arriva sul mercato la risposta green di Buzzi. «La transizione ecologica — spiega Antonio Buzzi, chief operating officer cemento Italia — implica la parziale o totale riprogettazione dei processi di produzione, dei sistemi di distribuzione e dei modelli di consumo, segnando l’avvio di una potenziale rivoluzione industriale ed una mutazione delle nostre abitudini. Abbiamo tutti il dovere di ridurre le emissioni di CO2 ma la sostenibilità deve essere anche economica e sociale».
Buzzi Unicem, fondata a Casale Monferrato nel 1923 e quotata alla Borsa di Milano, opera in 14 Paesi e conserva cuore tecnologico e produttivo in Piemonte (circa 550 addetti, 2 cementerie e 15 impianti di calcestruzzo) che sarà al centro di questa riconversione produttiva. Il cemento è alla base della ripresa dell’economia, ma è uno dei grandi inquinatori del pianeta, emettendo circa l’8% della Co2 globale. Da qui la svolta green di Buzzi Unicem. Nei prossimi mesi, probabilmente a settembre, verrà inaugurato il nuovo centro di ricerca Built (Buzzi Unicem Innovation Lab and Technology), «un hub tecnologico — spiega Buzzi — dove studieremo le soluzioni per la riduzione dell’impatto di Co2 di cemento e calcestruzzo». A Casale Monferrato Buzzi Unicem ha stretto un’alleanza con la startup Hinfra per realizzare opere di ingegneria civile a basso impatto ambientale. E a Trino Vercellese sono già attive le nuove linee che sfornano i prodotti della linea Cgreen. La cementeria di Robilante nel cuneese è stata inserita nel piano di gestione del ciclo dei rifiuti per l’utilizzo in co-combustione, nei propri forni, di un CSS derivato dal trattamento avanzato dei rifiuti Indifferenziati. E con Italgas è in cantiere un progetto per la cattura di Co2 dai processi produttivi. «Per far coincidere sostenibilità ambientale con quella economica abbiamo elaborato un piano per i prossimi dieci anni che vedrà protagonista la nostra regione per poi estendersi a tutti gli stabilimenti del gruppo», afferma Antonio Buzzi.
Il nuovo mantra dell’ecosistema che sta mettendo in piedi la multinazionale piemontese è quello dell’economica circolare . Ma la filosofia da seguire è quella del less is more, il menù coniato dall’architettura razionalista. Il componente principale del cemento è il clinker, un materiale ricavato dalla cottura di roccia ricca di calcare e argilla, due terzi delle emissioni derivano proprio dalla sua fabbricazione. Il clinker va ridotto pur senza pregiudicare le prestazioni. «La linea di cemento Cgreen — spiega Antonio Buzzi — è stata formulata selezionando idonee aggiunte attive, parzialmente sostitutive del clinker, ottimizzando le condizioni di macinazione e miscelazione e utilizzando additivi di nuova generazione».
Siamo anche su Instagram, seguici: https://www.instagram.com/corriere.torino/?hl=it
La newsletter di Corriere Torino
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Torino e del Piemonte iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Torino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui
Ventidue anni, Lame è di origine senegalese ma vive a Chivasso, in Piemonte, dall’età di un anno
Autorizzaci a leggere i tuoi dati di navigazione per attività di analisi e profilazione. Così la tua area personale sarà sempre più ricca di contenuti in linea con i tuoi interessi.