Ecco il volto del nuovo Mulino di Maroggia

2022-08-20 13:21:07 By : Ms. Candy Shi

Il Mulino di Maroggia è pronto a risorgere dalle sue ceneri. Undici mesi fa le fiamme e i crolli, oggi il Mulino di Maroggia risorge. E lo fa, come testimoniano le modine sorte sul posto, con un progetto ambizioso, la cui domanda di costruzione è stata pubblicata nelle scorse ore sull’albo del comune. “È tempo di scrivere un nuovo libro”, ha commentato a Ticinonews il titolare Alessandro Fontana. “Ci siamo adoperati per realizzare i progetti in tempi record. Con noi intendo una serie di aziende e specialisti del settore. Ora siamo pronti a iniziare questa avventura non solo sulla carta, ma con cemento e mattoni”.

Ecco il nuovo volto Quale sarà il volto del nuovo mulino? Le immagini in esclusiva (nel servizio, ndr) presentano la trasformazione della facciata che il 23 novembre 2020 era stata inghiottita dal fuoco in uno dei possibili rendering mostrato dal proprietario Alessandro Fontana che ha raccontato ai microfoni di Ticinonews tramite modelli e immagini la veste in preparazione per il nuovo mulino. Il titolare ha spiegato che è stata sin da subito abbandonata l’idea di proporre qualcosa di simile al vecchio, perché sarebbe stata fuori luogo. “Quello che faremo è ristrutturare la torre e chiudere la facciata che spicca anche quando si passa col treno. A livello di facciata avremo un blocco di cemento armato e una copertura esterna che adesso abbiamo immaginato di realizzare una lamiera stirata che dà la possibilità di essere anche stampata. L’idea è quella di realizzare una facciata a zig-zag con un motivo che si vede quando arrivi da sud e un motivo che si vede quando si arriva da nord”, spiega Fontana. Anche il nuovo silos sarà ricostruito e sul lato ferroviario sarà inserito un nuovo blocco che ospiterà la macinazione vera e propria, lo stoccaggio dei prodotti finiti, la miscelazione e l’imballaggio.

Un’opera dai costi importanti, che supera i 10 milioni di franchi e che, all’interno delle sue mura nasconde un concentrato di tecnologia, l’impianto produttivo potrà essere controllato con uno smartphone. “Lo stabile produttivo si svilupperà su quattro piani: lo abbiamo immaginato come una costruzione molto razionale ma sarà completamente digitalizzato e saremo in grado di gestirlo da remoto...tanto per intenderci l’intero impianto potrà essere controllato con uno smartphone”, sottolinea Fontana.

La domanda ora è pendente in comune, insieme all’avviso di pubblicazione per la concessione di aiuti agli investimenti federali e cantonali. Se non ci saranno intoppi, nei prossimi mesi, come testimoniano anche le modine, l’obiettivo è cominciare entro l’estate per terminare i lavori nel 2023. Insomma, il Mulino è pronto a lanciarsi verso il futuro... senza, certamente, dimenticare la propria storia. “Da subito abbiamo detto che non avremmo voluto pensare a quello che non c’era più, preferiamo guardare avanti e rallegrarci per quello che avremo in futuro”, conclude Fontana.

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