CASALE MONFERRATO - 26 Novembre 2021
Il Gruppo Allara, leader nel Nord Ovest del Paese nel settore estrattivo, delle infrastrutture edili e del movimento terra,presenta alla stampa il suo primo Rapporto Ambientale e Sociale. Il Rapporto descrive i principali indicatori di governance sociali e ambientali, con una fotografia aggiornata delle attività e dei goal di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Il Gruppo, che conta circa 120 dipendenti in 5 siti estrattivi e che ha registrato nell’ultimo esercizio un fatturato pari a 25.309.008 Euro, è oggi impegnato ad ampio raggio nel campo della sostenibilità, come dimostrano i numerosi interventi nel campo delle fonti rinnovabili (idroelettrico a Casale Monferrato, progetti di eolico in Sardegna e produzione di biogas di “filiera” a Frassineto e Bosco Marengo, solo per citarne alcuni).
Al centro del Rapporto il racconto dell’opera, giunta in questi giorni alla sua fase conclusiva, di recupero ecologico e rinaturazione in Località Baraccone, a Casale Monferrato. Un progetto, iniziato verso la fine degli anni Novanta, e che oggi vede terminata l’attività estrattiva, restando attivi solo gli impianti di produzione calcestruzzo e conglomerati bituminosi e le operazioni di cantiere finalizzate al trasferimento progressivo presso Cascina Guazza, nell’area nord di Casale.
La volontà di valorizzare un’esperienza pressoché unica nel suo genere è alla base di questa pubblicazione. Quanto è avvenuto a Casale Monferrato ha anticipato non solo l’importanza strategica della cura e del rispetto degli alvei fluviali da parte del mondo produttivo e del settore estrattivo - tema che ha recentemente ottenuto spazio e visibilità anche all’interno del PNRR – ma anche l’esigenza di un dialogo sempre più stretto tra pubblico e privato. A questo proposito il costanterapporto di collaborazione e di reciproco confronto tra Allara, le amministrazioni provinciali e comunali eil Parco del Po di Alessandria e Vercelli ha rappresentato uno dei fattori decisivi per la riuscita di questa esperienza: dei 130 ettari in possesso di Allara, ben 90 vengono allineati con i principi ecologici del Parco del Po che potrà così disporre di un’area ricca di biodiversità e valutarne le modalità di fruizione più appropriate nel rispetto della natura.
Il risultato di questo progetto ventennale è, dunque, quello di avere dato vita a un vero e proprio “polmone verde” per la città di Casale Monferrato. La riqualificazione dell’area, oggi caratterizzata da una serie di piccoli specchi d’acqua collegati tra loro, è passata attraverso un’attenta diversificazione della flora che ha reso il luogo del progetto habitat naturale per circa 160 specie di uccelli che sono tornati a nidificare, sostare e svernare. Tra questi l’Airone cenerino, divenuto logo del Gruppo.
Il valore aggiunto di questo percorso è, poi, rappresentato dagli impatti in termini di sicurezza del territorio e di prevenzione dai danni alluvionali: “Oggi i 90 ettari dell’area costituiscono un vero e proprio “bacino di sfogo” nel caso di un’eventuale piena del fiume – racconta Giuseppe Balbo, titolare di Allara. Aver colto molto tempo fa la stretta connessione tra rinaturazione e laminazione ci rende particolarmente orgogliosi”.
Il Rapporto, infine, racconta anche il profondo legame tra l’azienda e il territorio casalese. In particolare, il ruolo di Allara per il Parco Eternot, la rimozione dell’isola di ghiaia di fronte al Quartiere Oltreponte e l’arretramento dell’argine del Po all’altezza della Cascina Consolata. Non ultima, la partecipazione del Gruppo alla realizzazione tecnica della centrale idroelettrica "Idro Baveno", recentemente presentata come fiore all’occhiello del capoluogo monferrino nel corso di Linea Verde Life, rubrica dedicata alle eccellenze del territorio e alla sostenibilità di RAI 1.
La storia di Allara Spa parte negli anni Cinquanta, quando cominciano i lavori per la creazione di una cava sulle rive del Po nella zona di Casale Monferrato. Negli anni Sessanta viene anche creata la linea dei Calcestruzzi attraverso l'installazione di un impianto di betonaggio presso il sito estrattivo di Casale Monferrato. Nei primi anni Novanta, con l’arrivo dell’attuale proprietà, Allara progetta la futura attività estrattiva con l’opera di rinaturazione e instaura in Località Baraccone il principale sito estrattivo dell’azienda, registrando un’importante crescita. L’azienda supera la dimensione locale per diventare uno dei principali fornitori di materiale inerte del Piemonte. Nei primi anni Duemila l’azienda sceglie di diversificare i propri investimenti aprendo ulteriori quattro divisioni.
La Divisione Costruzioni Generali, che rappresenta oggi più del 50% del fatturato del Gruppo, è specializzata nella costruzione di opere infrastrutturali complesse che spaziano dai ponti alle dighe ai rilevati ferroviari..
Allara è, a livello regionale, tra le prime imprese specializzate nel movimento terra e nelle opere stradali con un forte orientamento all’ingegneria naturalistica, alle opere di recupero ambientale, alle opere fluviali e alle dighe. Nell’ultimo decennio si è anche specializzata nella gestione ambientale e nelle bonifiche di siti.
Le attività principali del Gruppo sono connesse al settore estrattivo, all’edilizia e alle infrastrutture, ma ci sono tre ulteriori divisioni aziendali:
- la Divisione Ambiente. Nel 2006 nasce la controllata Bioinerti Srl per rispondere all’esigenza del mercato e delle Pubbliche Amministrazioni di recuperare il materiale di scarto dell’attività edilizia finalizzato alla produzione di aggregati riciclati sostitutivi dell’inerte naturale;
- la Divisione Energia. Sono diversi i progetti nel campo delle fonti rinnovabili: Allara ha partecipato alla costruzione della Centrale idroelettrica sul Po della società Idro Baveno, entrata in funzione nel 2020 ed è in fase di autorizzazione un’altra centrale idroelettrica di 3 Mw. Il Gruppo sta inoltre costruendo un parco eolico in Sardegna a Portoscuso che arriverà a produrre 8 Mw e gestisce due impianti a biogas da 1,2 Mw alimentati dalle deiezioni animali;
- la Divisione Agricoltura. Fanno parte di questa divisione sia la coltivazione dei terreni sia l’allevamento, in particolare dei suini. Questo settore rappresenta in maniera emblematica la vocazione alla filiera corta e all’economia circolare, grazie all’utilizzo del mais coltivato come mangime, debitamente integrato, e grazie all’impiego delle deiezioni animali all’interno della centrale a Biogas che produce energia elettrica e il calore che viene utilizzato per il riscaldamento delle stalle. Lo scarto organico solido prodotto dall’impianto del biogas (digestato) viene integralmente utilizzato come concime naturale per i campi di proprietà sul quale viene coltivato il mais.
- Partecipazione alla Centrale Idroelettrica Idro Baveno (Casale Monferrato)
- Impianti fotovoltaici nelle proprie sedi
- Centrali di biogas nel settore Agricoltura
Iniziative in via di progettazione/attuazione:
- Nuovo impianto fotovoltaico a Sezzadio (AL)
- Parco eolico a Portoscuso (SU)
- Centrale Idroelettrica a Casale Monferrato - Diga Lanza (AL)
- Impianto fotovoltaico sul nuovo sito estrattivo di Casale Monferrato (AL)
Registrazione al Tribunale di Casale Monferrato (ora Tribunale di Vercelli) al n. 263 in data 28/01/2010
Editore Fradil Srls Iscrizione nel Registro degli Operatori di Comunicazione (Roc) al numero 36202
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