Carta da cucina, super popolare, ma molto poco sostenibile

2022-09-03 10:26:11 By : Mr. Peter Du

Redazione Il Fatto Alimentare 13 Dicembre 2019 Pianeta Commenti

La carta assorbente è presente praticamente in qualsiasi cucina, dove viene usata per asciugare liquidi rovesciati inavvertitamente, per le pulizie e talvolta anche a contatto con gli alimenti. Ma non tutti i rotoli sono uguali. Per questo Altroconsumo ha messo alla prova 15 marchi di carta da cucina, con l’aiuto di 200 volontari che hanno ricevuto tre rotoli anonimi da testare nelle proprie cucine.

I 15 prodotti si sono sfidati su caratteristiche come la capacità assorbente, la resistenza e l’impatto ambientale: ne è uscito vincitore Tutto Pannocarta 3 in 1, che riceve il titolo di “Migliore del test” di Altroconsumo, ma anche quello poco invidiabile di più caro (oltre 4 € a confezione). Insieme a Scottex Tuttofare e Foxy Mega, rispettivamente in seconda e terza posizione con un giudizio ottimo, Tutto Pannocarta ha i migliori risultati nel test di assorbimento dei liquidi, grazie a una tecnologia innovativa (Tad) che migliora l’assorbenza della carta. Di questi tre rotoli, solo quello a marchio Scottex ha una certificazione di sostenibilità della materia prima (Fsc).

Ai piedi del podio si trovano i due prodotti che si sono aggiudicati il titolo di “Migliore acquisto”: si tratta di Coop Casa Maxi e della carta da cucina a marchio Esselunga, entrambi valutati positivamente dai consumatori per la buona capacità assorbente dei fogli, anche se la resistenza cala una volta bagnati. Entrambi i prodotti possiedono una certificazione di sostenibilità: Fsc per Coop ed Ecolabel per Esselunga.

All’altra estremità della classifica si trovano la carta da cucina Coop Vivi Verde e Soft Dream Extra di Eurospin con un giudizio medio, e in ultima posizione Solo Classic di Aldi, considerata di “qualità bassa”. Altroconsumo definisce “deludenti” le performance nel test di assorbimento dei prodotti dei discount Aldi ed Eurospin. Anche l’asciugatutto Coop delude  molto: anche se il risultato è probabilmente legato all’uso di carta riciclata per la produzione dei rotoli. Un difetto che non si riscontra negli altri rotoli di carta riciclata Conad Verso Natura e Grazie Natural, che hanno anche il pregio di non essere stata sottoposta a trattamenti di sbiancamento. Attenzione però: i rotoli di carta assorbente riciclati non sono adatti al contatto con gli alimenti!

Anche se questi rotoli di carta riciclata sono i migliori in termini di impatto ambientale, si tratta pur sempre dei prodotti usa e getta, che possono essere smaltiti nell’umido, nella frazione indifferenziata o nella carta a seconda del regolamento comunale. Per ridurre  l’impronta ambientale, c’è un’unica soluzione: non utilizzare gli asciugatutto, ma panni in microfibra e spugne per assorbire liquidi versati e strofinacci per asciugare le mani. Tutte alternative che esistono da sempre.

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Riciclare totalmente la plastica è ancora un obiettivo, più che una realtà, perché molti ostacoli …

perché sia ecosostenibile, oltre logicamente alla provenienza, bisogna che un foglio sia utilizzato più volte x lavori diversi e sia smaltibile nell’umido, all’insegna del risparmio, e questo spetta a noi consumatori

Esistono varie certificazioni FSC (Forest Stewardship Council). Anche se ora non ricordo i dettagli, ne esiste una che si chiama “FSC mix” e indica che solo “una parte” della cellulosa utilizzata è stata prodotta in modo “sostenibile”, e ovviamente ora non ricordo “quanta parte”, ma mi pare che possa anche essere minima.

Quindi parlare genericamente della FSC come di “una certificazione di sostenibilità” corrisponde a fornire una informazione incompleta e potenzialmente fuorviante, proprio quel tipo di disinformazione che Il Fatto Alimentare ha sempre giustamente criticato.

Per docodificare il logo collegarsi a questo link https://it.fsc.org/it-it/certificazioni/i-marchi-fsc/i-marchi-fsc-sui-prodotti

E’ stato dimostrato che la microfibra è altamente inquinante. Magari evitate di dare consigli dannosi.

Ma un bel canovaccio di tela, o un vecchio lenzuolo strappato, che si sciacquano e riusano (e mentre si consumano, non inquinano l’ambiente), no? Confermo quello che dice Barbara. E poi: il solito Titanic che affonda mentre i passeggeri si preoccupano di quanto un rotolo di carta sia assorbente?

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